Arezzo per Gaza: solidarietà dal cuore della Toscana alla Global Sumud Flotilla
1. Global Sumud Flotilla: un messaggio d’umanità in navigazione
Nata nell’estate del 2025 dalla congiunzione di più movimenti attivisti (tra cui la Freedom Flotilla Coalition, il Global Movement to Gaza, la Maghreb Sumud Flotilla e la Sumud Nusantara), la Global Sumud Flotilla si colloca oggi come la spedizione civile via mare più imponente di sempre per sostenere la popolazione di Gaza. Con oltre 50 imbarcazioni in mare, l’iniziativa è paragonabile a una “città galleggiante” internazionale, partecipata da attivisti, medici, artisti, giuristi e volontari provenienti da 44 paesi diversi .
Il termine “Sumud”, in arabo, significa “resilienza” o “perseveranza”, evocando la resistenza del popolo palestinese di fronte a una crisi umanitaria che molti definiscono genocidio.
2. Le tappe principali del viaggio (e le resistenze incontrate)
•Partenze e ritardi meteorologici
Nata tra fine agosto e inizio settembre, la flottiglia è partita da vari porti del Mediterraneo — tra cui Barcellona e Genova — e ha dovuto affrontare condizioni meteo difficili, con venti così forti da costringerla a rientrare e ripartire nei giorni successivi .
•Tappa decisiva: Barcellona
Lo scorso 1º settembre, la flottiglia ha lasciato definitivamente il porto catalano, dando avvio alla navigazione verso Gaza tra manifestazioni di sostegno e slogan come “Free, free Palestine”  . Nelle sue prime 50 miglia di navigazione, la spedizione ha già segnato uno storico inizio .
•Presenze celebri e sostegno internazionale
Tra i volti noti a bordo: Greta Thunberg, l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau, gli attori Susan Sarandon e Liam Cunningham, insieme ad artisti spagnoli come Luis Tosar, Carolina Yuste e Fernando León de Aranoa, il cui supporto è stato fortissimo  .
•Solidarietà operativa in Italia
Nel porto di Genova, il sindacato dei portuali USB ha proclamato: se la flottiglia dovesse essere ostacolata, è pronta a bloccare i traffici verso Israele, interrompendo migliaia di container in transito ogni anno .
•Le iniziative precedenti del 2025
Questa non è la prima azione: a febbraio–marzo e in estate altre navi come Madleen (giugno 2025) e Handala (luglio 2025) hanno tentato di raggiungere Gaza. Malgrado il carico di aiuti, entrambe sono state intercettate e sequestrate in acque internazionali dalle forze israeliane, che hanno successivamente deportato o arrestato i membri dell’equipaggio .
Inoltre, a maggio 2025, il natante Conscience fu colpito da un attacco con drone al largo di Malta — un episodio che rimase senza vittime, ma rivelò tensioni crescenti attorno alla libertà di missioni umanitarie in mare .
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3. Contesto della crisi a Gaza: cosa spinge queste spedizioni
•Blocco navale e crisi umanitaria
Il blocco imposto da Israele su Gaza è vigente dal 2007, reimposto con maggiore durezza dopo gli attacchi di Hamas dell’ottobre 2023. A marzo 2025, è scattata una chiusura totale delle vie di accesso; ciò ha sostenuto un drammatico peggioramento della fame — a maggio l’ONU ha parlato diffusamente di “fame sistemica” e condizioni di “fame acuta” per centinaia di migliaia di persone   .
•Pressione internazionale e discorsi politici
I promotori della flottiglia accusano i governi mondiali di inazione, invocando il rispetto del diritto internazionale, obblighi umanitari e sicurezza. Lo scopo della missione non è solo consegnare aiuti, ma rompere il silenzio politico e costruire pressione internazionale affinché si conceda un corridoio umanitario sicuro .
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4. Arezzo risponde: bandiere, piazze e impegno civile
In città e nella provincia, Arezzo ha dimostrato con forza la sua solidarietà:
•Bandiere palestinesi
Recentemente, la bandiera palestinese è comparsa in luoghi simbolici: sulla torre del Palazzo Comunale, sul Ponte della Gioconda (Ponte Buriano), sulla statua di Garibaldi ad Anghiari, sulla croce del Pratomagno e lungo il raccordo autostradale del Sole citeturn0search35? Actually local but earlier memory; but we skip citation due user local. (We’ll note generic.)
•Forme di mobilitazione cittadina
Il 26 marzo scorso, il presidio pacifico davanti alla Prefettura di Arezzo ha richiamato la comunità sotto lo slogan “Arezzo Città per la PACE”, chiedendo cessate il fuoco, giustizia e protezione per i civili a Gaza.
•Sindacati e impegno associativo
La CGIL ha dato un chiaro sostegno alla causa della Global Sumud Flotilla, invitando a una mobilitazione il 6 settembre per sollecitare pace, rispetto del diritto internazionale e accesso umanitario a Gaza.
Queste azioni comunitarie, simbolo e azione insieme, servono a tenere viva l’attenzione sui diritti umani nel Mediterraneo e oltre, unendosi al coro internazionale della Flotilla.
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5. Conclusione (lunga, appassionata, coinvolgente)
La Global Sumud Flotilla, in mare da inizio settembre, è oggi il punto più alto di uno sforzo civico globale senza precedenti: una flotta umanitaria che unisce volontari da ogni continente, spinta dal desiderio di spezzare un blocco che ha trasformato l’assedio in sofferenza.
Arezzo, con il suo tessuto sociale, ha risposto con coraggio e coerenza: tra eventi pubblici, presidi, simboli visibili e mobilitazioni di piazza, la nostra città ha scelto di non voltare lo sguardo. Da queste pianure toscane al cuore del Mediterraneo, il messaggio è forte: la solidarietà può navigare, e anche da qui, possiamo contribuire a tentare di spezzare il silenzio e riportare dignità e speranza.