Arezzo, cresce l’interesse per i bunker privati: costruito il primo rifugio antiatomico in città
Ad Arezzo è stato realizzato il primo bunker privato, una struttura che segna l’avvio di un fenomeno nuovo anche per il territorio: sempre più cittadini stanno valutando l’idea di costruire rifugi sotterranei per proteggere le proprie famiglie da possibili emergenze, naturali o geopolitiche. La notizia arriva da un recente servizio pubblicato da Zazoom e ripreso da Arezzo Notizie, che parla di “un bunker antiatomico appena completato” in zona.
Quella che fino a pochi anni fa sembrava una scelta riservata a pochi, oggi sta diventando un’opzione reale anche per privati, aziende e famiglie toscane.
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Un trend che arriva da lontano
La crescente domanda di bunker privati in Italia è iniziata negli ultimi anni, ma ha avuto un’accelerazione significativa a partire dal 2022, in concomitanza con lo scoppio della guerra in Ucraina. Il timore di escalation militari e il dibattito mediatico sul rischio di un eventuale conflitto nucleare hanno contribuito a spingere molte famiglie a investire in soluzioni di sicurezza avanzata.
Secondo le stime di Minus Energie, azienda mantovana leader nella progettazione di rifugi antiatomici, in Italia negli ultimi tre anni le richieste di preventivi per la costruzione di bunker sono aumentate di oltre +400%.
In passato i bunker erano costruiti quasi esclusivamente in ambito militare o aziendale, oggi invece si parla sempre più spesso di bunker residenziali, installati:
• sotto abitazioni private,
• nei giardini di ville unifamiliari,
• oppure in aree rurali, come strutture indipendenti.
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Il caso di Arezzo: un mercato appena nato
Il bunker privato realizzato ad Arezzo, secondo quanto riportato, è una struttura antiatomica di ultima generazione, progettata per ospitare un nucleo familiare e dotata di sistemi di filtraggio dell’aria, impianti elettrici autonomi e scorte alimentari predisposte.
Sebbene i dettagli precisi sulla collocazione non siano stati resi pubblici, fonti locali confermano che altri proprietari nella provincia si stanno informando su costi, permessi e tempistiche di realizzazione.
Un ingegnere edile aretino, contattato da Arezzo Notizie, spiega:
“In questo momento, la domanda sta superando l’offerta. Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto diverse richieste di consulenza per rifugi sotterranei. La maggior parte delle famiglie non pensa a bunker enormi, ma a piccoli spazi di sicurezza integrati con le loro abitazioni”.
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Quanto costa costruire un bunker ad Arezzo
I costi per un bunker privato variano in base a dimensioni, dotazioni e livello di protezione. Secondo i dati di settore:
• Bunker base (15-20 mq) → circa 30.000 – 40.000 €
• Bunker medio (30-40 mq) → circa 60.000 – 80.000 €
• Bunker avanzato con impianti autonomi → oltre 100.000 €
Questi prezzi comprendono scavi, rinforzi strutturali, impianti di ventilazione e sistemi di comunicazione di emergenza.
Alcune aziende, come Minus Energie, offrono anche pacchetti chiavi in mano, che includono l’arredamento interno, la gestione delle scorte e i sistemi di sicurezza integrati.
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Aspetti legali e autorizzazioni
La realizzazione di un bunker privato non è libera: richiede permessi edilizi specifici e una valutazione tecnica approfondita. Nel Comune di Arezzo è necessario presentare:
1. Progetto architettonico firmato da un professionista abilitato.
2. Studio geologico sul tipo di terreno e sulla stabilità del sottosuolo.
3. Relazione sulla sicurezza strutturale, con particolare attenzione alla tenuta antisismica.
4. Dichiarazioni di conformità impiantistica.
In alcuni casi, se il bunker supera determinate dimensioni, è necessario ottenere il nulla osta ambientale e rispettare vincoli paesaggistici.
L’Ufficio Urbanistica del Comune di Arezzo, interpellato per chiarimenti, fa sapere che “le richieste di informazioni sui rifugi sotterranei sono aumentate negli ultimi mesi”, ma specifica che ogni progetto deve essere valutato caso per caso.
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Bunker come investimento immobiliare
Oltre alla funzione di sicurezza, il bunker privato sta diventando anche un fattore di valorizzazione immobiliare. In alcune zone d’Italia, soprattutto nel Nord, le agenzie immobiliari segnalano che le case dotate di rifugi sotterranei si vendono più rapidamente e a prezzi più alti.
Ad Arezzo questo fenomeno è appena agli inizi, ma diversi operatori del settore prevedono che nel giro di pochi anni gli immobili con spazi protetti potrebbero diventare un segmento di mercato di nicchia, soprattutto nelle zone residenziali più pregiate.
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Prospettive future per Arezzo
L’arrivo del primo bunker privato potrebbe aprire la strada a nuove opportunità per il settore edilizio locale. Se il trend dovesse consolidarsi, potrebbero svilupparsi:
• nuove imprese specializzate in costruzioni sotterranee;
• collaborazioni tra architetti, ingegneri e aziende tecnologiche;
• corsi di formazione specifici per professionisti e tecnici.
Inoltre, alcuni esperti ipotizzano che, in futuro, potrebbero nascere progetti collettivi, con bunker condominiali o rifugi comunitari in alcune zone strategiche della città.
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Conclusione
Il primo bunker privato di Arezzo segna un cambio di passo nella percezione della sicurezza domestica. Se fino a poco tempo fa la protezione personale era affidata a sistemi di allarme e videosorveglianza, oggi alcune famiglie iniziano a investire in spazi fisici di protezione.
Sebbene il fenomeno sia ancora agli inizi, l’interesse crescente lascia intuire che i rifugi sotterranei potrebbero diventare, nei prossimi anni, un elemento sempre più diffuso anche nel mercato immobiliare aretino.